Mondo mixology A Firenze nasce un mito
Affascina e resiste: l’Americano insegna. Quando si parla del cocktail Negroni non si può non ricordare l’Americano che del Negroni è il padre. L’Americano è un cocktail che negli anni Trenta è stato dedicato al pugile Primo Carnera, il campione che spesso era negli Stati Uniti.
L’Americano a sua volta proviene dal cosiddetto, tra virgolette MiTo, abbreviazione del cocktail
Milano Torino.
La ricetta del Mito è bitter Campari e vermouth rosso in eguali quantità. Mezza fetta di arancia,
buccia di limone e spruzzo di soda. Il bicchiere da utilizzare per il servizio è il tumbler.
Nei primi del Novecento al barman di Firenze del caffè Casoni fu chiesto di sostituire la soda
con il gin: nacque così il Negroni che prese il nome dal conte avventore che suggerì questa
modifica.
Un altro intramontabile. Ecco il Negroni secondo l’esperto. Una leggenda che resiste.
Piace fin dai primi del Novecento Il Negroni con gli anni non ha perso certo estimatori: è ancora uno dei cocktail che piace di più
Un terzo di bitter Campari, un terzo di vermouth rosso, e un terzo di London gin, fetta di
arancia, ghiaccio cristallino: va servito nel tumbler e mescolato con un cucchiaio lungo detto
spoon direttamente nel bicchiere.
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