Il Sagrantino Caprai si scompone Bernulia trasforma il vino in arte
Di Federico Sciurpa

Paesaggio, natura, profumi, colori, sfumature delle stagioni, storia, tradizioni, persone: gli elementi di una magia rappresentati visivamente

L’azienda agricola Arnaldo Caprai ha commissionato a Giulia Bernardelli, in arte Bernulia, il compito di tradurre in arte la suggestione del vino, inteso non solo come prodotto, ma anche come paesaggio, natura, profumi, colori, sfumature delle stagioni, storia, tradizioni, persone.
Bernulia ha scomposto gli elementi di questa magia cercando di renderli più intelligibili. Un nuovo linguaggio che riesce ad andare oltre le rappresentazioni pittoriche tradizionali di calici, bottiglie di vino, baccanali e Bacco, per raccontare tutto il fascino sia di un territorio sia di un sorso di vino attraverso una composizione artistica che gioca con gli elementi della natura, i colori, la matericità, i profumi. L’esperienza, durata oltre un anno, ha preso forma in quattro opere d’arte ’effimere’, cifra stilistica di Bernulia, che prima di realizzare questo importante progetto ha firmato lavori per Pirelli,

Washington Post, New York Film Festival, Disney, Armani, Segafredo, Pixar, Autogrill, Camera della moda e altri. La sua arte nasce sempre da elementi naturali o alimentari, e tutti i suoi lavori sono effimeri, scompaiono dopo la realizzazione. 

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«Queste caratteristiche ci sono sembrate perfette per cercare di rappresentare in modo visivo e artistico il nostro Sagrantino e la sua personalità piena di sfaccettature: anche il vino è natura, è alimento ed è, a tutti gli effetti, effimero, perché il suo scopo è quello di  essere consumato.

In ultimo, ma non per ultimo, anche il vino è arte, e da sempre la nostra cantina è legata a questo mondo, in primis con il progetto
Caprai4Love», spiega Marco Caprai. È da tutto questo che nasce, in occasione dei 30 anni di Docg Montefalco Sagrantino (ottenuta nel 1992), il progetto ’Impronta del Sagrantino’. Ecco, quindi, che il lavoro di Bernulia ha cercato anche di rappresentare visivamente le sensazioni olfattive, gustative e tattili, nonché le emozioni che può regalare un vino. Con lei l’azienda, a cui si deve la rinascita del Sagrantino e dell’areale di Montefalco, ha voluto tradurre in un’impronta visiva, una vera e propria carta d’identità, l’esperienza che si vive degustando ogni Sagrantino firmato Caprai. 

Ma non solo: le opere create da Bernulia hanno puntato anche a dare forma all’immaginario legato alle persone, al territorio e alla natura, le sfumature delle stagioni, i profumi, le tradizioni, la storia. Le immagini create da Bernulia per i Sagrantino Arnaldo Caprai si pongono l’obiettivo di esprimere le diverse personalità di ogni etichetta, cercando di rappresentare però anche le fondamentali espressioni organolettiche dei diversi terroir della Docg, oltre che tutto il fascino del paesaggio in cui sono collocati, e le persone che lo animano. «Per l’Arnaldo Caprai ho voluto rappresentare ed esprimere la mia personale visione del Sagrantino, della sua storia e della storia del territorio; Caprai, Sagrantino e Montefalco sono ormai tre nomi indissolubilmente legati. 

Il vino è un elemento particolarmente complesso; ho cercato quindi di trasmettere questa complessità attraverso composizioni molto diverse tra loro. È stato un viaggio che si è trasformato nel corso del tempo, e da un tipo di composizione più materica ho sentito la necessità di andare verso l’astrazione per esprimere a pieno il senso e l’impronta del Sagrantino», conclude l’artista.