Legame inossidabile con il territorio d’origine, il successo di Carosello

Gingerino l’iconico aperitivo

i sono prodotti che hanno il potere di essere intramontabili rimanendo sempre giovani e frizzanti.
È il caso di Gingerino, l’originario aperitivo del Triveneto, spontaneo e non impegnativo, nato sotto lo storico marchio Recoaro, e successivamente entrato nella famiglia Nestlé-Sanpellegrino nel 1993. Oggi l’iconico analcolico celebra ben oltre mezzo secolo di storia e rimane un must dell’aperitivo all’italiana, alimentato dal legame indissolubile col suo territorio d’origine che da Recoaro Terme, in provincia 

di Vicenza, ha conquistato tutto il Triveneto. E che, per gli italiani, rimane il tradizionale aperitivo da bere liscio o con il vino. Siamo intorno alla seconda metà degli anni ’50 quando due operai della fabbrica di Recoaro, addetti all’imbottigliamento, miscelano
con acqua minerale due sciroppi, con l’intento di creare una bibita dissetante da bere durante l’estate.
La ricetta vera e propria della bevanda, rivista per la produzione, fu poi brevettata nel 1958 con il nome di Gingerino anch’esso inventato dai dipendenti.

Così, da quell’anno, Gingerino entra nelle case degli italiani con la sua sagomata bottiglietta in vetro e il suo colore arancio vivace e diventa protagonista di una produzione artistica studiata
nei minimi dettagli. Le campagne pubblicitarie del brand vedono poi il proprio l’exploit con il Carosello e il personaggio di Capitan Trinchetto, che lo porta
alla ribalta. Tra le campagne di Gingerino di più grande risonanza rientrano sicuramente lo slogan  “il moderno aperitivo senza alcol” e la celebre pubblicità “stimola ma non stordisce” del 1963.