In Umbria, secondo gli ultimi dati aggiornati al 25 aprile 2021, sono presenti 4.243 strutture alberghiere ed extralberghiere (bed and breakfast, affittacamere, case vacanza, agriturismi).

La Regione Umbria pubblica invece i dati relativi al 2020, che riguardano i flussi turistici e che hanno risentito naturalmente della pandemia.

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Alberghi e strutture extralberghiere in Umbria

L’anno scorso, complessivamente, si sono registrati 1.177.596 arrivi e 3.174.318 presenze. Rispetto al 2019, siamo a -53,1 per cento per quel che riguarda gli arrivi e -48,4 per cento per le presenze.

Gli esercizi alberghieri, che sono stati scelti dal 43,9 per cento dei turisti, hanno dovuto registrare una diminuzione pari al 57,4 per cento di arrivi e al -54,7 per cento di presenze. Il 56,1 per cento ha invece scelto le strutture extralberghiere, con calo del 45,1 per cento negli arrivi e del 42 per cento nelle presenze.

A contribuire a questi dati è stato il turismo interno (83,7 per cento), mentre quello estero ha rappresentato il 16,3 per cento. 

In calo di turisti italiani è stato pari al 41,1 per cento negli arrivi e al 32,3 per cento nelle presenze. Grande emorragia di turismi stranieri (-82,1 per cento negli arrivi, -76,8 per cento nelle presenze). Il 46,6 per cento degli italiani e il 29,8 per cento degli stranieri ha scelto l’hotel, preferibilmente in categorie medio alte; il 70,2 per cento degli stranieri e il 53,4 per cento degli italiani ha optato per le strutture ricettive extralberghiere, in particolare per gli agriturismi, le case e gli appartamenti vacanza, le locazioni turistiche e le Country house.

La permanenza media negli alberghi dei turisti italiani è stata di due giorni, quella degli stranieri di 2,4 giorni. Negli extralberghieri, permanenze mediamente più lunghe: 3,3 giorni per gli italiani, 5,3 giorni per gli stranieri. L’Umbria è stata visitata prevalentemente da turisti di Lazio, Lombardia, Campania, Umbria, Emilia Romagna, Veneto, Toscana, Piemonte, Puglia e Marche. Dall’estero, invece, il flusso maggiore è arrivato dai Paesi Bassi, poi Germania, Belgio, Gran Bretagna e Francia.

Nel 2020, rispetto al 2019, c’è stato un aumento degli esercizi extralberghieri: +4,1 per cento per numero di strutture e +1,5 per cento per posti letto, a fronte di una diminuzione nell’alberghiero (-2 per cento numero di strutture, +2,9 per cento di posti letto).